Fondamentali: La ricezione
La ricezione è il fondamentale che risponde al servizio dell'avversario.
Per questo motivo il nome completo è ricezione del
servizio.
Nello studio della ricezione, non è possibile prescindere
da quello del servizio avversario, poiché il bagaglio di
gesti tecnici interessati varia a seconda del tipo di servizio.
In particolare, si deve analizzare:
* Tecnica di servizio
* Posizione del servizio
* Tratti tattici del battitore
Il tipo di servizio è influente sia dal punto di vista tattico,
che da quello tecnico. In generale, dobbiamo tenere conto dei tre
servizi più diffusi:
* Servizio flottante (e sue varianti)
* Servizio in salto a rotazione
* Servizio dal basso (livelli bassi)
Creiamo allora tre sottofondamentali, che vanno analizzati
disgiuntamente:
* Ricezione di servizio flottante
* Ricezione di servizio in salto a rotazione
* Ricezione di servizio dal basso
La posizione di partenza del servizio influenza principalmente
le posizioni di partenza dei ricevitori e alcune valutazioni sugli
interventi tecnici da adottare. Abbiamo due classificazioni importanti,
da questo punto di vista:
* Posizione di partenza in profondità
o Servizio da vicino alla linea
o Servizio da lontano
* Lateralità del servizio
o Servizio da zona 1
o Servizio da zona 6
o Servizio da zona 5
I tratti caratteristici del battitore possono avere conseguenze
tattiche o mentali: per esempio è possibile analizzare le
direzioni preferite da ogni battitore e utilizzare queste informazioni
per anticipare la lettura della traiettoria.
Proviamo adesso ad analizzare una successione cronologica di eventi
che intercorrono nella fase di ricezione:
La fase di preparazione consiste negli elementi generali che sono
da considerare ancor prima del servizio e indipendentemente dal
battitore. A seconda della tecnica di servizio e dalla posizione
di partenza previsti, i giocatori in ricezione si dispongono in
campo, tenendo presenti sia le scelte tattiche sia le proprie attitudini
personali. Ad esempio, un giocatore molto propenso allutilizzo
della ricezione in palleggio, partirà presumibilmente più
avanti rispetto ad un compagno più avvezzo allutilizzo
del bagher. La posizione da assumere deve essere dinamica, rilassata
e con le mani libere, pronti ad analizzare il servizio, adattare
la propria posizione e intervenire tempestivamente. Ultimo accorgimento
da tenere presente è il controllo con i giocatori adiacenti
per evitare falli di posizione.
Subito dopo la preparazione, è bene elaborare le informazioni
presenti nella propria memoria tattica: si tratta di ricordare quali
sono le proprie vulnerabilità e quali sono le caratteristiche
dellavversario, al fine di adottare eventuali adattamenti
alla posizione di partenza.
A questo punto, inizia la fase di servizio. Per prima cosa, una
volta realizzato quale sarà effettivamente il servizio eseguito,
si effettuano eventuali aggiustamenti o modifiche alla propria posizione.
In questa fase, è possibile effettuare adattamenti in base
ad alcune eccezioni che si possono sviluppare durante il servizio:
* Lancio mal eseguito: un lancio eseguito particolarmente male
preclude alcune traiettorie di servizio o ne rende particolarmente
probabili altre.
* Velocità del braccio del battitore: alcuni battitori, per
servire una palla lenta, eseguono tutto il colpo a velocità
molto ridotta, risultando così più prevedibili.
* Punto di impatto sul pallone: questo accorgimento consiste nellindividuare
il punto in cui viene impattata la palla, al fine di anticiparne
la traiettoria.
Dal momento di inizio del servizio, ogni giocatore inizia la propria
preparazione fisico mentale allintervento.
Tra i tanti consigli che danno gli allenatori, ce nè
uno particolarmente diffuso, ovvero quello di contare i momenti
del servizio. Ogni giocatore conta Uno quando il battitore
si lancia la palla, Due quando la palla è impattata
con la mano, Tre quando la palla supera la rete o è
nelle mani del ricevitore. Questi stratagemmi consentono di mantenere
la mente occupata esclusivamente sul fondamentale ricezione, garantendo
attenzione ad ogni fase del servizio avversario.
Un altro consiglio che viene spesso dato è quello di attivare
il movimento del proprio corpo: dal momento del lancio, iniziare
a muoversi, seppur sul posto, consente, secondo questa teoria, di
iniziare eventuali spostamenti in maniera più repentina,
possedendo già il corpo una velocità iniziale. E
bene precisare che questi movimenti devono essere ridotti e mediamente
privi di direzione, per evitare di compromettere alcune direzioni
di spostamento. In generale si tratta di piccoli balzi o molleggiamenti
sulle caviglie.
Unaltra fase, molto importante, è quella della valutazione
del servizio. Anche questo è, se così si può
dire, un accorgimento di tipo strettamente mentale e consiste nel
classificare il livello di difficoltà del servizio e associargli
un obiettivo. In particolare avremo:
* Servizio rosso: servizio altamente tattico o molto potente;
obiettivo recuperare la palla;
* Servizio giallo: servizio tattico o potente spostato; obiettivo
tenere la palla alta, ridurre lo spazio dei giocatori non impegnati
nella ricezione;
* Servizio verde: servizio semplice; obiettivo palla in testa al
palleggiatore con traiettoria comoda.
In alcune situazioni, in fase di briefing tecnico, si può
stilare una valutazione del battitore, che altro non è che
una valutazione del servizio a priori, con gli stessi scopi, classificazioni
e utilità viste sopra.
Altra questione importante, subito dopo il servizio, è la
valutazione della traiettoria della palla. Dobbiamo valutare almeno
secondo due dimensioni:
* Dimensione laterale: si tratta di verificare se una palla ci
è addosso, spostata, o se è fuori dalla linea laterale.
Solitamente questa valutazione viene effettuata esclusivamente dal
giocatore che riceverà la palla, poiché è solo
lui a poterla effettuare in maniera efficace (essa dipende infatti
anche dalla propria posizione di partenza).
* Dimensione lunghezza: si tratta di stabilire se il servizio cadrà
corto, in campo o fuori (solitamente non si utilizzano più
di queste tre valutazioni). In questo caso, tutti i compagni non
impegnati nella ricezione possono offrire il loro supporto, anche
perché spesso queste traiettorie si riescono a leggere ancor
prima che la palla superi la rete.
Ai fini di una buona valutazione sia in larghezza che in profondità,
acquisisce notevole importanza la vista, intesa come senso umano.
Molti allenatori hanno studiato il fenomeno e sono arrivati alla
conclusione che, di norma, per poter essere buoni ricevitori, bisogna
essere dotati almeno dei dieci decimi di vista. Non solo: pare infatti
che le correzioni umane (quali occhiali o lenti a contatto) possano
ridurre solo in parte il problema.
Abbiamo detto che la valutazione deve avvenire il prima possibile,
idealmente prima che la palla superi la rete. Oltre ad una buona
vista, però, è necessario fornire ai giocatori dei
riferimenti, che possano aiutarli in fase di valutazione, sia per
i compagni che per se stessi. Il professor Dimichino consiglia di
fornire queste indicazioni:
* Se si vede la palla ferma sullorizzonte, allora siamo
in presenza di servizio corto;
* Se si vede la palla salire rispetto allorizzonte, allora
siamo in presenza di un servizio lungo.
Appena dopo il servizio, almeno un giocatore dovrà decidere
di intervenire. La decisione deve essere repentina e non esitata
(meglio in due che nessuno!) e, ove possibile/necessario, comunicata
alla squadra (mediante un segnale verbale, come Mia!).
Una volta deciso per lintervento, si passerà alla decisione
preventiva del gesto tecnico da utilizzare; tale decisione va calibrata
sulla base di alcuni parametri, come:
* Tempo a disposizione per intervenire: se il tempo è sufficiente,
si potrà optare per spostamenti e gesti tecnici standard,
altrimenti potrebbe essere necessario un intervento acrobatico;
* Traiettoria della palla: se la palla è alta, ad esempio,
si potrebbe optare per un palleggio di ricezione;
* Propria posizione rispetto alla palla: come sopra;
* Tipo di servizio: se servizi molto potenti, lutilizzo di
tecniche deboli come il palleggio potrebbe essere pericoloso
e, in generale, non proficuo;
* Obiettivo tattico preposto: se, ad esempio, lobiettivo preposto
è la palla perfetta allalzatore, difficilmente si sceglierà
di utilizzare un tuffo.
Il prima possibile, idealmente subito dopo il servizio, inizia
lo spostamento verso la palla. Chiaramente, lo spostamento dipende
anche dalla tecnica preventivamente scelta. In generale si tratta
di spostamenti di distanza molto breve, poiché non esiste
il tempo materiale per fare di più, specie su servizi in
salto. Su distanze così brevi, secondo Lodi, non si può
parlare di velocità, quanto più di accelerazione.
Il concetto principale è leggere la traiettoria con largo
anticipo (e qui ritorna limportanza della vista), iniziare
quindi lo spostamento il prima possibile e avere già una
velocità iniziale. Come riferimento, si tenga presente che,
secondo Paolini, lo spostamento deve essere completato ancor prima
che la palla superi la rete. Se dovessero essere necessari spostamenti
lunghi (e, quindi, in presenza di servizi molto lenti), si ricordi
il principio che afferma che in uno spostamento lungo si parte in
ampiezza e si arriva in frequenza. In altre parole, la parte più
corposa dello spostamento deve essere eseguita a passi lunghi e
ampli, salvo poi arrivare con passi brevi, rapidi e molto precisi.
Al termine dello spostamento, si cerca di assumere il giusto posizionamento
in base alla tecnica scelta per lintervento (eventualmente
modificata al termine dello spostamento). Il posizionamento include,
tra laltro, lassunzione della corretta postura per lintervento
scelto e, ove possibile, lo sguardo (almeno in vista periferica)
della zona dellalzatore.
Lintervento
consiste semplicemente nellutilizzo della tecnica scelta.
Ci sono alcuni aspetti da sottolineare:
* Evitare di cambiare gesto tecnico allultimo momento: rischia
di compromettere la corretta esecuzione dello stesso (in quanto
il tempo è troppo ridotto); in generale, quando questo succede,
potrebbe essere sintomatico di una scarsa valutazione della palla.
* Evitare di eseguire gesti tecnici mentre si è ancora in
movimento: il rischio è quello di avere scarso controllo
sulla traiettoria di uscita del pallone, nonché uno scarso
controllo dello stesso.
* Evitare di eseguire gesti tecnici in equilibrio precario: lequilibrio
precario include, tra gli altri, baricentro molto sbilanciato, gambe
molto divaricate su uno dei due piani, gambe sollevate, tronco molto
fuori dalla linea del corpo e così via; la mancanza di equilibrio
altera il controllo della traiettoria di uscita, sia come rischio
di errori punto, sia come rischio di imprecisioni, che come rischio
di traiettorie sporche (ad esempio, palla con rotazione laterale),
difficili da palleggiare per lalzatore.
Terminata la ricezione, è importante prepararsi per nuovi
interventi. Ogni giocatore deve conoscere due informazioni:
* Il proprio comportamento standard
* Il comportamento da adottare in caso di eccezione in costruzione
Il comportamento standard dipende, grossolanamente, dal ruolo e
dagli schemi offensivi. Ad esempio, uno schiacciatore ricevitore
dovrà portarsi in posizione ottimale per iniziare la propria
rincorsa, mentre magari il libero dovrà prepararsi alla copertura.
Alcune eccezioni possono, chiaramente, alterare il normale flusso
di gioco. Ricordiamone alcune:
* Ricezione negativa: in questo caso ci si deve preparare per
un attacco scontato ed organizzare al meglio un sistema di copertura
estesa.
* Alzatore che non arriva ad alzare: questa eccezione, lanciata
dallalzatore quando non è in grado di arrivare ad eseguire
il secondo tocco, viene gestita, normalmente, dal giocatore più
vicino alla traiettoria; gli altri si preparano per unintervento
di emergenza successivo o per un attacco scontato.
* Ricezione nellaltro campo (a filo rete): in questo caso
si deve organizzare rapidamente una difesa straordinaria; le scelte
sono molteplici, ma, in generale, è importante che i giocatori
si fermino in postura di difesa.
Non appena possibile, è necessario aggiornare la propria
memoria tattica, ricordando, tra laltro:
* Chi ha battuto
* Come ha battuto (da dove, con che tecnica, con che prevedibilità
tecniche)
* Dove ha battuto (non solo come zona, ma anche come obiettivo tattico)
* Chi ha ricevuto
* Come ha ricevuto
Il possedere una memoria aggiornata consente di studiare le tattiche
di gara dellavversario, nonché di intuire le proprie
vulnerabilità, al fine di limitarle. Oltre alla memoria tattica
dei giocatori, di cui si è già parlato, esiste anche
la memoria tattica dellallenatore, che ha come fine ultimo
ladottamento di tattiche efficaci durante la gara.
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